
Grandi e pesanti accuse per Valve, che si ritrova sul banco degli imputati a causa della gestione di alcune meccaniche di Counter Strike: Global Offensive.
A far nascere queste accuse sarebbero state le skin delle armi, utilizzate come chip di casinò. Non capite? Vi spiego meglio: gli utenti di Steam possono collegare i loro account a siti di terze parti, sui quali le skin possono essere usate come moneta di scambio. Questi siti, però, non verificano in alcun modo l’età degli utenti, e questo potrebbe portare anche dei minorenni a giocare senza alcun controllo!
Secondo un resoconto fatto da Bloomberg, il giro d’affari creatosi intorno a tutti questi scambi si aggirerebbe intorno ai 2.3 miliardi di dollari.
Ora, torniamo a Valve. Quest’ultima non solo sarebbe diventata complice di questo giro, ma avrebbe anche tratto profitto dalle varie transazione fatte su Steam. Il querelante ha infatti affermato di aver comprato delle skin di Counter Strike: Global Offensive proprio per scommettere, perdendoci molti soldi, e ora pretenderebbe un risarcimento da Valve.
Facebook
Twitter
YouTube
RSS