Dopo la gara, conclusasi nella scorsa puntata di My Hero Academia, è giunto il momento di formare le squadre per la Battle Royale “a cavallo”. Dalle semplici regole e dalla libertà quasi totale, i vari aspiranti eroi avranno quindici minuti di tempo per organizzarsi in squadre da massimo quattro persone.
Ogni gruppo avrà un cavaliere che porterà sulla propria testa una fascia con su scritto il numero di punti totale della squadra. Obbiettivo dei vari team è di rubare quante più fasce possibili, in modo da accumulare il miglio punteggio alla fine della gara. Inutile dire che è molto importante bilanciare le varie unicità delle squadre, in modo da poter pianificare una strategia generale.

Il primo intoppo si presenta a Midoriya proprio nella scelta della squadra. Essendo il primo in classifica ed avendo un numero abnorme di punti, è diventato il bersaglio da sconfiggere più che il compagno da supportare. In qualche modo, le varie squadre si formeranno e, allo scadere dei quindici minuti, inizierà la battaglia vera e propria.
Con l’azione concentrata nella seconda parte dell’episodio, dove la prima è stata dedicata ai vari riassunti e alla fase decisionale, Strategia, Strategia, Strategia abbassa di molto il ritmo del festival sportivo. Anche durante la Battle Royale, comunque solo agli inizi, non si sente una vera e propria pressione o frenesia, quanto più una calma gestione di eventi.

Con questa puntata, My Hero Academia tende a prendersi il suo tempo per preparare rivalità future e dare altre piccole informazioni sui vari personaggi, come Todoroki e il suo rapporto combattuto con suo padre. Un po’ strano l’effetto per cui si scurisce l’immagine dopo l’uso di determinate unicità, cosa che dovrebbe dare enfasi ma risulta alquanto fastidiosa. Di certo non mancano le sorprese che potrebbero ravvivare lo scontro e spostare l’attenzione da Midoriya, ma staremo a vedere cosa accadrà nel prossimo episodio.
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