Dopo oltre un anno di attesa, le aspettative dei fan attorno all’ultima stagione di Game of Thrones erano altissime, vuoi per gli argomenti lasciati in sospeso, vuoi perché dopo così tanto tempo e dopo i grossissimi investimenti di budget per ogni singola puntata, era lecito aspettarsi un finale da fuochi d’artificio. Il fuoco, in un certo senso, c’è stato, e anche il ghiaccio.

Ma fin dalla prima puntata i fan si sono sentiti presi in contropiede da George R. R. Martin e della Hbo, con il disappunto culminato con il finale che tutti conosciamo: Bran Stark a sorpresa seduto sul trono, Tyrion come unico esponente rimasto in vita della famiglia Lannister, Jon Snow che ha preso di nuovo il nero per andare a proteggere Grande Inverno e i Sei Regni dalla Barriera insieme ai Bruti, Daenerys morta e Arya Stark alla scoperta di terre sconosciute a ovest.
Insomma, se 9 anni fa ci avessero detto che sarebbe andata a finire in questo modo, in quanti avrebbero seguito fino in fondo la serie? Con il finale dell’ottava stagione di Game of Thrones già scritto, manca però all’appello quello dei libri, sul quale George R. R. Martin sta lavorando più a lungo del previsto.

E a questo punto, più di un fan si è domandato: ma siamo davvero sicuri che anche nei libri vedremo Bran seduto sul Trono di Spade? Secondo quanto spiegato dagli showrunner Benioff e Weiss, nei commenti finali all’ottava stagione contenuti nella versione Dvd e Blu Ray, non ci sono dubbi che sarà proprio Bran Stark a sedersi, di nuovo, sul trono. E a spiegarne il motivo è stato Peter Dinklage: “Non ci sono dubbi che Bran sia l’unica persona pura nella storia. E la sua sterilità si rivela un fattore chiave, visto il ripetersi ciclico di pessimi eredi nella storia di Westeros”.
Tuttavia rispetto a quando sono stati filmate queste dichiarazioni, molto potrebbe essere mutato nella testa di George R. R. Martin. L’autore ha sempre affermato che nelle pagine dei suoi libri ci fosse ancora molto di più da raccontare rispetto a quanto visto nello schermo e non è da escludersi né una variazione nel finale, né che per arrivare allo stesso risultato possa esserci un percorso differente.
Fonte: CB
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