
Per la prima volta in campo videoludico sono combattuto. Combattuto tra due grandi titolo che mi hanno rubato il cuore. Parlo di Destiny e The Division.
Ero così felice, così tranquillo col mio Cacciatore in Destiny, facevo le giornaliere, le settimanali, i cala la notte, gli assalti… Poi è arrivato The Division e tutto si è fermato. No non è vero, si è fermato tutto molto prima. Oramai Destiny non mi tirava più come una volta. Sempre le stesse cose, la stessa solfa riscaldata più e più volte. Anche se in compagnia del mio clan, le attività erano diventate sempre più monotone e la Bungie ci aveva praticamente abbandonato. Con l’uscita dell’anno 2, nulla era più come prima. La noia prendeva sempre il sopravvento, nonostante le minchiate sparate in chat dal mio team. Poi è arrivato The Division. L’ho acquistato subito e devo dire che cambiare un po’ aria mi ha fatto abbastanza bene. La Ubisoft ha fatto davvero un bel lavoro. Peccato anche qui che la monotonia end-game prende il sopravvento…
Possibile che non ci sia nessun gioco che dopo un po’ non ti annoi? Inizialmente pensavo di aver trovato in Destiny il gioco perfetto. Poi ho affibiato questa credenza a The Division. Io, che ero e sono appassionato di Gears Of War, finalmente avevo tra le mani un open world e action RPG in terza persona con meccaniche di gioco stupende ma, nonostante tutto, dopo ore e ore passate a livellare il proprio personaggio, anche qui come in Destiny la noia si fa sentire.
Forse sono io? Arrivati a questo punto penso sia colpa mia, mi annoio troppo facilmente?
La verità è che tra Destiny e The Division non c’è un vincitore. Sono entrambi dei fantastici giochi e, non si può demonizzare The Division perché privo di contenuti end-game rispetto a Destiny. Ricordo che Destiny è uscito oramai da 1 anno e 7 mesi. Ovvio che abbia più contenuti end-game di The Division. Bisogna secondo me dare più fiducia alla Ubisoft e attendere l’implementazione di nuove attività. Quello che alla fin fine c’è stato in Destiny andando avanti col tempo e i consigli dei giocatori. La voce dei giocatori è importante, questo è un dato di fatto fondamentale per una casa produttrice di videogiochi. Spero che la Ubisoft non faccia lo stesso errore della Bungie, non ascoltando il proprio pubblico e abbandonando temporaneamente gli aggiornamenti e le novità facendo perdere, in questo modo, un’acceso interesse per il gioco in se.
Nonostante tutto, io, ora come ora, continuerò a giocare a The Division in modo assiduo, tralasciando temporaneamente Destiny. Non tanto per il gioco in se, ma per il supporto. Un gioco non più seguito e aggiornato dai propri creatori, è un gioco oramai all’ultimo ciclo vitale. Noto invece, al contrario, un acceso interesse di migliorare da parte di Ubisoft. Ma, soprattutto, un interesse ad ascoltare le voci dei giocatori, i loro consigli, le loro idee e i loro interessi. Almeno… Per ora.
Facebook
Twitter
YouTube
RSS