Anche se Hideo Kojima non ha mai utilizzato questo metodo di distribuzione, il creatore nipponico crede che i giochi rilasciati ad episodi rappresentino il futuro del mondo video ludico.
“Non ho ancora deciso cosa fare con Death Stranding, non sono ancora sicuro al momento, ma per quanto riguarda il futuro posso dire che potrei prendere in considerazione la distribuzione di giochi rilasciati ad episodi. Non credo che in futuro i film dureranno ancora due ore, soprattutto vista la crescente domanda di esperienze più veloci. Con la distribuzione ad episodi si accorcia il tempo di sviluppo, si possono mettere in pratica in maniera più efficace i consigli degli utenti e si ha più libertà in corso d’opera; credo che lo stesso modello verrà applicato anche ai film in futuro. Al momento abbiamo pellicole che durano circa due ore e show televisivi da 40 minuti a puntata, in Giappone però abbiamo anche trasmissioni che non durano più di quindici minuti. Credo che questa sarà la direzione che verrà presa in futuro, episodi da cinque-quindici minuti. Per i giochi, invece, gli anni di sviluppo faranno parte del passato”
In più Kojima ha spiegato il perché ha voluto creare un gioco da tripla A, dopo l’uscita da Konami, dicendo di voler dimostrare che in Giappone è ancora possibile sviluppare grandi videogiochi senza dover lavorare necessariamente per compagnie enormi.
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