Siamo dunque giunti al nostro quarto appuntamento con Civil War II. Ricordiamo infatti che la miniserie principale è stata preceduta da un breve prologo, il Capitolo 0, a cui è stato dedicato un brossuratino a sé, esattamente come gli altri numeri. Per i precedenti articoli vi rimando a Capitolo 0, Capitolo 1, Capitolo 2.
Dove eravamo rimasti? Ulysses è un giovane inumano con un potere davvero inquietante: può prevedere il futuro. O meglio, può prevedere il più probabile dei futuri possibili, così da permettere agli eroi di scongiurarlo, cambiando quello stesso futuro. Un potere del genere ha iniziato a far sorgere dubbi nella comunità di eroi, portandoli ad iniziare a polarizzare le loro idee: da un lato coloro che vogliono utilizzare il potere di Ulysses per cambiare il futuro, guidati da Capitan Marvel, dall’altra coloro che vogliono garantire la non punibilità di coloro che non hanno ancora commesso alcun crimine, guidati da Iron Man.
Mentre già il primo sangue è stato versato, quello di War Machine, uccido da Thanos in una operazione che non sarebbe dovuta avvenire se non a causa di Ulysses, alla comunità supereroistica viene mostrata una visione tremenda: Hulk che fa strage di tutti loro. Ed ora, cosa ne sarà di Banner?

Rubicone
Il dado è stato lanciato, disse Giulio Cesare attraversando il fiume Rubicone, entrando in Italia con il suo esercito e sfidando il potere del Senato di Roma. Un modo per dire che ormai non si poteva più tornare indietro. Ed è ciò che accade in questo emozionante capitolo. Gli eroi, tutti, si trovano di fronte a Bruce Banner, mentre sia Carol Danvers che Tony Stark tentano a modo loro di gestire la situazione. Cosa acccadrà allo scienziato? Diventerà nuovamente Hulk? Il tutto narrato dalla duplice ottica temporale di ciò che accade nel presente, e il futuro processo in tribunale. Ma contro chi?
In un vortice di emozioni, di paure, di follia, con la minaccia che il Gigante di Giada si presenti, una freccia scagliata da lontano colpisce Banner, uccidendolo. Solo un uomo può aver potuto fare tanto. E quell’uomo è Clint Barton, Occhio di Falco. Ed è suo il processo, per l’omicidio perpretrato ai danni di Bruce.
Ma il processo è solo un mezzo attraverso cui l’autore, con le testimonianze di Tony e Carol, mostra al lettore le due visioni di ciò che sta avvenendo, mentre tutto il mondo osserva in diretta televisiva.
Bruce aveva infatti chiesto a Occhio di Falco, fornendogli la speciale freccia, di ucciderlo nel caso in cui fosse stato per trasformarsi in Hulk. E qui avviene il nocciolo della vicenda, la colonna portante: Bruce non era ancora diventato Hulk. E forse non lo sarebbe diventato se gli eroi non avessero seguito le visioni di Ulysses. Bruce stava per trasformarsi, per cui andava ucciso? O doveva trasformarsi, per poi colpirlo? Salvare vite, o salvare la garanzia della legalità?
Bruce diventa dunque, nel suo essere un personaggio fondamentale e assolutamente non secondario, quel dado lanciato attraversando il Rubicone di una guerra civile che ormai sta entrando nel vivo, mietendo vittime senza che la lotta sia davvero cominciata.

E tu da che parte stai?
Questa è la domanda che continuano a ripetersi gli eroi. Chi si schiererà con chi, in una nuova e inquietante guerra fratricida. Libertà o sicurezza? Di nuovo è questo il grande dilemma che i protettori della Terra devono chiedersi. Vendicatori, X-Men, Inumani. Nessun gruppo è più integro. E nei prossimi capitolo l’attesa è davvero molta. Come già detto, non si può più tornare indietro, dopo quanto accaduto a Bruce Banner. Perché il prossimo chi sarà? La tragedia, che prima appariva solo all’orizzonte, oramai è qui.
Ricordiamo che ogni quindici giorni, fino ad Aprile, uscirà per Marvel Miniserie Civil War II, al costo di 3€, per Panini Comics.
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