Descender è il titolo della saga fantascientifica, ambientata nel futuro, scritta da Jeff Lemire e disegnata da Dustin Nguyen, pubblicata in volumi in Italia da Bao Publishing, che ha recentemente pubblicato il terzo volume.
Nanobot sulle spalle di Mecha
Al giorno d’oggi alcune cose sono così tanto entrate nella cultura popolare, nel nostro modo di parlare, di relazionarci e di vedere il mondo che abbiamo smesso di chiederci da dove esse provengano e, per quanto possa sembrare strano a dirsi, lo stesso vale per elementi della fantascienza o dell’horror come robot, zombie, vampiri, lupi mannari e mostri tipo quello di Frankenstein.
Prima di leggere Descender però è utile ricordare le origini dei robot, o almeno, del loro nome. Se difatti è vero che ad oggi questo termine viene usato come sinonimo di freddezza, efficenza e precisione (o al massimo per parlare di qualcosa di tecnologicamente molto avanzato), la verità è che la parola Robot deriva dalla parola Ceca Robota, che a sua volta deriva dallo slavo ecclesiastico Rabota, che indica servi atti a lavori pesanti.
Quindi l’idea di robot nasce come un schiavo meccanico che rende più facile la vita degli uomini prendendosi carico di lavori pesanti e sgradevoli. Come mai però questo chiarimento è necessario, parlando di un’opera fantascientifica a fumetti? Ora che il momento Super Quark è finito, spiegherò anche questo.
L’insopportabile ripetitività dell’originalità
Senza voler violare la regola del “No Spoiler” delle recensioni di NerdPlanet.it si può dire che Descender parla del conflitto tra umanità e macchine, dov’è quest’ultime hanno tutte una intelligenza artificiale che le rendono a tutti gli effetti dei veri e propri robot e dove hanno dato via ad un conflitto con i loro un tempo padroni umani.
La parte che avete letto nel primo paragrafo, serviva a chiarire proprio come un soggetto del genere non è affatto ripetitivo come potrebbe sembrare (quanti film, serie tv e fumetti abbiamo visto che parlavano della famosa Ribellione delle Macchine?)… oltre che a chiarire che il titolo della recensione è un tentativo di citare il titolo della famosa opera di Isaac Asimov Io, Robot, traducendola in ceco.
La costruzione che Jeff Lemire fa del mondo che viene raccontato in questa sua opera è approfondita e molto al di là della classica costruzione di una storia che vuole offrire solo lo spunto per una guerra tra umani e macchine. Non solo perchè la trama evolve rapidamente di volume in volume, rivelando sempre maggiori colpi di scena e segreti, ma anche perchè il contesto viene arricchito sempre di più, arrivando a dipingere un chiaro affresco di un mondo che è tutt’altro che perfetto. Un affresco che porta a capire come anche in questa guerra, come in tutte le altre mai combattute, quella di “buoni” e “cattivi” non sia una classificazione così chiara.
Eppur Scodinzola
Degno di merito è anche il lavoro di Dustin Nguyen che, per quanto non sia sempre al massimo della forma in questo caso, riesce a regalare delle tavole impressionanti, sia quando si tratta di immagini puramente fantascientifiche, a contenuto per così dire tecnologico, sia quando si parla di soggetti che devono esprimere emozioni e far trasparire i loro dubbi, dolori e patemi del momento.

Una menzione partciolare va fatta al grande risultato che Nguyen ha perseguito nel riuscire a far sembrare davvero vivi anche personaggi che sono effettivamente meccanici, riuscendo perfino a far trasparire quello che essi stanno pensando anche in tavole completamente mute. (Per chi accetterà il consiglio e leggera i volumi di Descender, o chi lo ha già fatto, capirà a cosa si riferisce il titolo di questo paragrafo).
L’Eterno Riavvio del Sistema
In conclusione vi consigliamo la lettura di Descender non solo per la qualità tecnica del lavoro che viene fatto dai due autori (in quanto ha anche i suoi lati negativi, primo tra tutti quello di non rendere l’opera adatta a tutti i lettori), ma anche e soprattutto perchè se leggere questa saga vi troverete a leggere una bella avventura, divertente, coinvolgente, emozionante e molto soddisfacente.

L’unica cosa a cui dovrete fare attenzione è il rischio di finire con l’essere troppo desiderosi di avere subito il seguito. Un tipo di desiderio pericoloso per i lettori italiani in genere che devono aspettare sempre qualche mese affinchè le opere provenienti dall’estero vengano tradotte e pubblicate.
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