Lo scorso week-end, in concomitanza del B-Geek Festival 2018, la redazione di NerdPlanet, nella persona di Alessio Lonigro, ha avuto la possibilità di intervistare uno dei disegnatori più attivi a talentuosi del vasto panorama fumettistico italiano, Alessio Fortunato.
Alessio, com’è nata la tua passione per i fumetti?
“Premetto che ho sempre disegnato sin dalla tenera età e, col passare del tempo, ho maturato la passione per il fumetto: prima si impara a leggerlo, poi si rimane colpiti dal disegno unendo l’utile al dilettevole. Si comincia a leggere sin da piccoli anche se probabilmente i bambini attuali hanno ormai altre esigenze. Avendo sempre disegnato è chiaro che per me è stato spontaneo avvicinarmi al media del fumetto. Avendo frequentato, inoltre, l’Istituto d’Arte e avendo partecipato al primo concorso tenutosi proprio qui a Bari 25 anni fa ho realizzato che il fumetto poteva avere degli sbocchi lavorativi ed un’importanza considerevole a livello professionale. Da quel momento ho cominciato a collaborare con varie case editrici fino ad arrivare alla Bonelli con cui lavoro da circa una decina d’anni.”
Cosa ne pensi del panorama fumettistico italiano e straniero?
“Non ho mai seguito molto il fumetto americano poiché non sono mai riuscito ad appassionarmi ai supereroi. Il mio è sempre stato un approccio al fumetto più particolare in quanto ho sempre amato il genere horror, sin da piccolo. Il genere horror è sempre stato più presente all’interno di questi mercati, sia in Italia, attraverso la Bonelli, che in Europa. Allo stesso tempo, molti amici e colleghi, tra cui lo stesso Carmine Di Giandomenico, lavorano per svariate case editrici americane. Il mercato europeo e quelli italiano in questi ultimi anni ha ripreso quota e, dopo essersi appannato un po’, è tornato sui suoi passi. Molte case editrici hanno aperto una collana dedicata proprio al fumetto tra cui la Feltrinelli o la Mondadori e, pertanto, il fatto di aver aperto al fumetto una realtà editoriale più “seria” la dice lunga. Almeno in Italia il fumetto ha ripreso quota laddove in Francia è sempre stato in libreria insieme ai grandi classici: la letteratura disegnata francese ha sempre avuto un ruolo molto importante nella cultura e nell’inserimento.“
Cosa ti piace di più di questo lavoro?
“Amo raccontare per immagini. Sono un amante sfegatato del cinema ed ho studiato scenografia. Quindi per me il cinema è fumetto e il fumetto è cinema. Quindi ciò che mi entusiasma e mi appassiona di più è questo raccontare per immagini, esattamente come nel cinema. Anzi, probabilmente il disegnatore ha un ruolo anche più completo all’interno del fumetto poiché è regista, è sceneggiatore, è direttore della fotografia, è scenografo o costumista. Il disegnatore abbraccia tutte le maestranze cinematografiche.”
Quale consiglio daresti ai giovani fumettisti che hanno deciso di intraprendere questa carriera?
“Il fumetto è abnegazione. Non si deve pensare di poter arrivare subito a dei risultati anche se ora con le nuove tecnologie è decisamente diverso poiché i contatti sono diventati maggiori però si tende ad avere fretta. In realtà non bisogna avere fretta ma, al contrario, si deve lavorare tantissimo. Il disegno è un’urgenza e, se per te non lo è, forse la carriera del fumettista non fa per te.”
NerdPlanet.it ringrazia caldamente Alessio Fortunato per la sua disponibilità.
Facebook
Twitter
YouTube
RSS