Continua isteria che circonda il film Joker con Joaquin Phoenix, la polizia di New York City pattuglia ora fuori dai cinema che lo proiettano. In un’epoca in cui le sparatorie di massa sono diventate all’ordine del giorno negli Stati Uniti, non è difficile capire perché esistano preoccupazioni per tale violenza. Il problema è che non è mai stato stabilito un legame conclusivo tra i media violenti e le azioni violente, eppure molte persone, come i politici di entrambe le parti, sono spesso immediati nel cercare di dare la colpa della violenza della vita reale, a quella di tipo immaginario. Essendo una origin-story per il famigerato Clown principe del crimine di DC, Joker interpretato da Phoenix nei panni di Arthur Fleck, è uno stand-up comedian fallito, spinto oltre i suoi stessi difetti e maltrattato. È uno studio di carattere psicologico su un uomo che distrugge la sua sanità mentale e si dedica alla violenza caotica, e lungi dall’essere il primo film del genere ad essere realizzato. Tuttavia, Joker sembra avere un livello di reazione ben diverso ed oltre quello ricevuto da contenuti altrettanto violenti, come ha recentemente notato il regista Todd Phillips. Diverse catene di cinema e multisala, stanno reagendo a modo loro alle possibili violenze delle proiezioni di Joker, ma ora TMZ riferisce che il NYPD pattuglia gli ingressi dei teatri che mostrano il film R-rated. Anche Los Angeles sta prendendo simili precauzioni.

Ovviamente, nessuno può dire con assoluta certezza che un incidente violento non avrà luogo in nessuna delle migliaia di proiezioni di Joker che si terranno questo fine settimana. Detto questo, mai e poi mai è stato identificato pubblicamente alcun tipo di minaccia specifica e praticabile. In molti modi sembra quasi che le preoccupazioni per Joker continuino ad aumentare solo a causa dell’isteria stessa e non si fa altro che alimentare il fuoco gettandovi benzina sopra. Ci sono anche continue critiche dirette alla possibile glorificazione dell’omicidio e del caos di Joker come uno sbocco terapeutico, nonostante la maggior parte delle persone non abbia ancora visto il prodotto finito. Anche se questa critica fosse vera, anche se, ancora una volta, Joker fosse ben lungi dall’essere il primo film a glorificare la violenza, non sarebbe nemmeno il primo nell’attuale ed instabile clima americano. Dare la colpa a Joker e ai suoi creatori di ciò che un piccolo sottogruppo di persone potrebbe essere “ispirato” a fare dopo averlo visto, è palesemente ingiusto. Con le vendite dei biglietti sostenute però, si spera che Joker alla fine sia giudicato per quello che è, non per quello che i suoi detrattori temono che sia.
Fonte: Screenrant
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